Perché il prezzo e valore di un titolo corrono a velocità differenti? (parte II)
"I mercati azionari sono pieni di individui che conoscono il prezzo di tutto e il valore di niente"
Phillip Fisher
Perchè secondo noi Fisher aveva ragione?
Per rispondere, assumiamo per un attimo che il prezzo di uno strumento finanziario sia la migliore stima del valore sottostante.
La teoria dei mercati efficienti (Efficient Market Hypothesis-EMH) afferma che, in ogni istante temporale, i prezzi dei titoli sui mercati sono in grado di rispecchiare il valore intrinseco dell’azienda.
Se la teoria dei mercati efficienti fosse vera, allora il prezzo di un titolo sarebbe capace di valutare al presente tutti i movimenti di cassa che un'azienda registra non tra un anno, non tra due anni, ma durante tutta la sua vita.
Questa affermazione implicherebbe che:
1) nessun investitore potrebbe ottenere ritorni sistematicamente superiori a quelli del mercato.
2) le bolle speculative non potrebbero mai verificarsi.
Entrambe le implicazioni sono state disattese nella storia.
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Il prezzo è ciò che paghi, il valore è quello che ottieni
Quando ero giovane, Benjamin Graham mi insegnò che "il prezzo è quello che paghi, il valore è ciò che ottieni".
A detta di Warren Buffett, il significato di questa frase è molto semplice: "che si tratti di ciabatte o titoli azionari, amo acquistare cose di qualità che si trovano a prezzi sottovalutati".
Scopri i 10 comandamenti da seguire per investire come Warren Buffett
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