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Chi ha paura dell’inflazione?

Hai paura dell’inflazione? Ecco l’ennesimo amo che è stato lanciato per attirare i risparmiatori su un prodotto finanziario di una banca. Siamo andati a vedere che cos’è e quali i vantaggi (o gli svantaggi) per il risparmiatore.

di Anna Schwarz - 2 Agosto 2013 - 5'

Hai paura dell’inflazione? Ecco l’ennesimo amo che è stato lanciato per attirare i risparmiatori su un prodotto finanziario di una banca. Siamo andati a vedere che cos’è e quali i vantaggi (o gli svantaggi) per il risparmiatore.

A metà luglio Mediobanca ha lanciato l’obbligazione ‘Mediobanca Inflazione Italia’, il cui rendimento è legato all’andamento dell’inflazione in Italia. A differenza quindi di un’obbligazione classica, che ha un rendimento fisso stabilito all’emissione, un’obbligazione legata all’inflazione ha una cedola composta da una parte fissa e una dipendente dal livello dei prezzi.  Nel caso quindi in cui ci aspettiamo una ripresa dell’inflazione, l’acquisto di bond legati all’andamento dei prezzi potrebbe effettivamente essere una buona scelta, ma, come al solito il diavolo sta nei dettagli.. andiamo a vedere come funziona il prodotto (MB) e confrontiamolo con un titolo di Stato comparabile quale il BTp indicizzato all’inflazione con scadenza 20191:

Cedola:

  • MB: il primo anno 3,5% fisso. Dal secondo 2,2% più (o meno) il tasso di inflazione.
  • BTp: cedola del 2,1% su un capitale di 115 (con un rendimento reale circa del 2,3%).

Se l’inflazione diventa negativa (deflazione):

  • MB: la cedola si riduce, fino ad annullarsi se l’inflazione scende sotto il -2,2%.
  • BTp: la cedola minima è comunque percepita.

La tassazione:

  • MB: i rendimenti sono tassati al 20% .
  • BTp: tassati al 12,5% in quanto titoli di Stato.

Riassumendo, questa obbligazione di Mediobanca ha un rendimento reale inferiore a quello del BTp, mentre per altre emissioni di Mediobanca, non legate all’inflazione, il tasso è leggermente superiore a quello dei titoli di Stato comparabili. C’è anche un rischio in più, per quanto improbabile: in caso di deflazione il risparmiatore vede la cedola diminuire, fino a zero se l’inflazione scende sotto il -2,2%. Ad aggravare la situazione c’è il regime fiscale differenziato per cui i titoli di Stato godono di una tassazione del 12,5%, contro quella dei titoli di aziende private al 20%. Quindi? Quindi è chiaro che l’obbligazione di Mediobanca ti tutela dall’inflazione, nel caso ci fosse, ma peggio di un titolo di Stato. Ne abbiamo davvero bisogno?

Per evitare quindi di acquistare prodotti che non rispondono alle nostre esigenze, o sono troppo cari, come per quanto riguarda l’obbligazione Mediobanca, è bene leggere con attenzione i prospetti, farsi/fare domande e confrontare le diverse possibilità.

1 Il confronto non è perfetto perché il BTp è riferito all’inflazione europea e non a quella italiana.

 

Approfondimento: Cos’è un’obbligazione inflation-linked e quando convengono

Proviamo a fare un esempio: il titolo A è un’obbligazione standard, con un rendimento annuo del 3%, mentre l’obbligazione B ha un rendimento fisso del 2% più il tasso di inflazione. Il titolo B quindi ci garantisce un rendimento reale (al netto dell’inflazione) fisso del 2%, mentre quello del titolo A sarà influenzato dal livello dei prezzi.

Inflazione

A

B

Nom. Reale Nom. Reale

0%

3%

3%

2%

2%

1%

3%

2%

3%

2%

2%

3%

1%

4%

2%

Nell’esempio, il risparmiatore sarà quindi indifferente tra i due titoli con un’inflazione al 1%, preferirà il titolo A nel caso di inflazione inferiore all’1% e viceversa preferirà il titolo B se l’inflazione supera l’1%.

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