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Cinque regole per investire bene

Le decisioni negli investimenti possono sembrare difficili, e si tende a credere a tutto ciò che ci viene consigliato. A volte, però, basterebbero dei piccoli accorgimenti per non essere prede di offerte poco trasparenti. Per non rischiare di seguire mode passeggere e lasciarsi trasportare dall’emotività, ecco qualche piccolo consiglio per aumentare la consapevolezza negli investimenti dell’economista Marco Onado.

di Alessandro Leozappa - 13 Giugno 2014 - 4'

Le decisioni negli investimenti possono sembrare difficili, e si tende a credere a tutto ciò che ci viene consigliato. A volte, però, basterebbero dei piccoli accorgimenti per non essere prede di offerte poco trasparenti. Per non rischiare di seguire mode passeggere e lasciarsi trasportare dall’emotività, ecco qualche piccolo consiglio per aumentare la consapevolezza negli investimenti dell’economista Marco Onado.

  1. Non esistono case con il tetto di zucchero. Quando vengono proposti investimenti con rendimenti stellari, attenzione! C’è sempre qualcosa dietro. Bisogna anche fare attenzione a chi garantisce rendimenti elevati costanti nel tempo, perché, avere prestazioni a doppia cifra in un modo costante nel tempo non è semplice come sembra, e, inoltre, nessun rendimento può essere garantito.
  2. Non esiste rendimento senza rischio. Il rischio è una componente intrinseca di ogni investimento, se non c’è, non c’è neanche rendimento. Che siano titoli di stato, azioni o fondi comuni, hanno tutte una componente di rischio, che ovviamente sarà maggiore se si vuole sperare di avere rendimenti più elevati. Quindi, se vi consigliano un investimento senza rischio, bene, vuol dire che è meglio farsi consigliare da qualcun altro.
  3. Investi solo in ciò che capisci. Come diceva il “guru” della finanza Warren Buffett, “mai, e poi mai, investire in qualcosa che non si capisce, e soprattutto, che non si conosce”. La stragrande maggioranza degli investitori può raggiungere i propri obiettivi di crescita del capitale utilizzando i più comuni strumenti finanziari, che, quasi sempre, sono piuttosto semplici da capire. Gli strumenti complessi è meglio lasciarli ai grandi esperti in materia (per approfondire leggi qui)
  4. Sempre meglio diversificare. Quando si investe, la parola da tenere in mente è: diversificazione. Mai investire in un unico titolo, perché se quello affonda, i nostri soldi fanno la stessa fine. È sempre meglio avere i propri investimenti diversificati per limitare al massimo i rischi specifici d’impresa, di mercato, di asset class o di valuta. Più si diversifica e minore sarà la probabilità di avere dei drastici ribassi.
  5. Investi con un interlocutore di cui ti fidi. Oltre a capire ciò in cui si investe, è bene scegliere un interlocutore con cui operare di cui si ha piena fiducia. Senza però, perdere di vista i propri investimenti. E come diceva Mark Twain: Metti tutte le uova in un solo paniere… e non staccargli mai gli occhi di dosso.

L’enorme offerta e le pubblicità spesso ingannevoli, fanno sembrare complesse le scelte legate agli investimenti. Se si hanno gli strumenti giusti, però, i rischi legati all’emotività, causa principale di scelte sbagliate, si possono ridurre al minimo. Guarda tutto l’intervento del professor Onado e scopri gli altri contenuti della serata per mettere alla prova la tua consapevolezza nella gestione del denaro.

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