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Si consiglia un check-up…di portafoglio

A inizio anno è il momento di fare un check-up al proprio paniere di fondi, gestioni o polizze con l'obiettivo di capire se intervenire con aggiustamenti. Ma da dove iniziare questo check-up?

di Lorenzo Saggiorato - 12 Gennaio 2017 - 4'

Il 2016 è stato un anno faticoso per risparmio e investimenti. Milano Finanza, in un articolo del 7 gennaio, cerca di fare un bilancio sull’anno appena passato per capire se è bene fare degli aggiustamenti ai nostri portafogli in vista del prossimo. Ne riportiamo un breve estratto.

“…E’ il caso di approfittare dell’avvio d’anno per fare un bilancio con l’obiettivo di capire se intervenire con aggiustamenti nel proprio paniere di fondi, gestioni o polizze. Sono questi gli strumenti che negli ultimi mesi, visti i tassi ai minimi, sono diventati un’alternativa cui le famiglie guardano con sempre maggiore interesse.

Da dove iniziare questo check-up di portafoglio?

Dalla recente Indagine Ipsos elaborata in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio emerge che il risparmiatore italiano è sempre più attento alla (bassa) rischiosità del tipo di investimento (44%). Inoltre, cresce di 5 punti percentuali rispetto al 2015 l’attenzione delle famiglie verso attività che aiutino lo sviluppo dell’Italia (dal 13 al18%).

Come comportarsi?

La liquidità, con il livello dei tassi attuali, ha un costo implicito rappresentato dal basso livello dei rendimenti e dalle performance potenzialmente superiori che si potrebbero ottenere con investimenti alternativi.

Gli strumenti di parcheggio vanno allora utilizzati per far fronte a imprevisti o per stare fermi un giro in attesa di capire come muoversi in situazioni di incertezza. Considerando però che l’incertezza appare sempre più come una costante è auspicabile, con cautela, liberare risorse per investire in maniera più profittevole. Il tutto però con un metodo che deve essere quello di diversificare, unico antidoto per fronteggiare il rischio e per gestire la propria emotività.

Una possibile via da percorrere è quella di suddividere il proprio risparmio su diversi progetti di investimento (figli, acquisto casa, gestione budget), ciascuno dei quali caratterizzato da orizzonti e profili cli rischio diversi, caratterizzati quindi da asset-allocation differenti.

…. Una porzione del portafoglio può essere investita attraverso fondi comuni utilizzando asset che possono allargare l’universo investibile.”

Tralasciamo la parte legata a polizze e ad altri strumenti perché il discorso diventa più complesso e noi di Risparmiamocelo siamo dell’opinione che le opportunità disponibili nel mondo dei fondi comuni di investimento ed ETF sono moltissime e riescono a coprire le esigenze del 98% risparmiatori .

Una volta stabiliti i vostri obiettivi e qualsiasi sia lo strumento scelto, è importantissimo prestare la massima attenzione alla componente costi e al servizio che ottenete in cambio di ciò che siete chiamati a pagare (domandate sempre se, oltre alle commissioni di gestione, sono previste altre commissioni come quelle di collocamento, di performance, di ingresso o di uscita e se in queste commissioni è incluso un servizio di consulenza).

Grazie all’avvento del Fintech sul mercato, le soluzioni per i risparmiatori sono sempre più numerose e interessanti. La tecnologia consente infatti a investitori grandi e piccoli di avere accesso a soluzioni d’investimento chiavi in mano in cui, dati gli obiettivi personali, si sceglie semplicemente il “pacchetto” (o i pacchetti) più adatto alle proprie esigenze.

Una delle proposte nel mondo del risparmio gestito arriva da AcomeA che con i pacchetti smart propone portafogli costruiti con combinazioni di fondi comuni d’investimento e servizi digitali che consentono, una volta identificato il proprio obiettivo, di tenere sotto controllo il rischio proteggendoci dall’emotività. I pacchetti si differenziano a seconda degli obiettivi e dell’orizzonte temporale.

Esiste un pacchetto Cedola (che consente di ottenere una rendita periodica sul proprio investimento), un pacchetto Figli (che consente di pianificare l’investimento sulla base di obiettivi legati alle loro esigenze), un pacchetto Crescita (pensato per chi vuole partecipare ai mercati azionari globali in modo dinamico) e il pacchetto Sicurezza (per chi cerca tranquillità senza rinunciare ad un po’ di rendimento).

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