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Sicuri che sia il momento giusto per scappare dai mercati?

A partire dal crollo subito nel 2008-2009, i mercati azionari hanno vissuto un lungo periodo di crescita e oggi alcuni dei principali indici si trovano sui massimi di sempre.

di Piero Cingari - 20 Luglio 2017 - 4'

A partire dal crollo subito nel 2008-2009, i mercati azionari hanno vissuto un lungo periodo di crescita e oggi alcuni dei principali indici si trovano sui massimi di sempre.

L’indice Standard & Poor’s 500, che include le prime 500 aziende americane per capitalizzazione di mercato, è cresciuto più del 250% dal livello più basso del 2009.

Molti investitori si chiedono se è davvero arrivato il momento di scappare prima che i mercati possano subire una nuova correzione.

Ma se pensi che fuggire oggi dai mercati sia la scelta più facile da fare, dovrai prepararti ad affrontare anche le potenziali ripercussioni. Abbandonare i nostri investimenti, anche per un periodo di tempo limitato, presenta infatti una serie di rischi che possono compromettere i nostri obiettivi di risparmio.

“Hai idea di quando dovrai fare ritorno?”

Se sei tentato dall’idea di scappare dal mercato azionario, sarai subito chiamato ad affrontare due importanti decisioni: non solo trovare il momento più opportuno per uscire ma anche pensare a quando tornare. Di fatto, dovrai fare i conti con il market timing.

Sottovalutare i rischi del market timing può avere enormi ripercussioni sulle perfomance dei tuoi investimenti. Sapevi che spesso i migliori giorni in Borsa si verificano subito dopo quelli peggiori?

Facciamo un passo indietro e prendiamo come esempio ciò che accadde l’anno scorso.

Durante le prime sei settimane dell’anno, l’indice S&P 500 aveva perso quasi il 10%.

Molti esperti e analisti prevedevano che l’economia americana fosse ormai destinata ad una inevitabile recessione. Supponiamo che tu avessi disinvestito prima del tonfo del mercato. Ti è andata bene! Ora però devi decidere quando rientrare.

Che cosa è successo durante il resto del 2016? L’indice S&P 500 ha guadagnato oltre il 20% dal punto di minimo toccato all’inizio dell’anno.

Se il mercato è risalito prima del tuo ritorno, avrai mancato tutta la perfomance. Se sei rientrato in mezzo alla fase di recupero, ne avrai conquistata soltanto una parte.

Alla fine, coloro che avranno brindato sono quelli che hanno mantenuto l’investimento durante tutto il corso dell’anno.

In cosa investirai adesso?

Se esci dai mercati azionari con l’intenzione di rimanere fuori per un periodo prolungato, dovrai necessariamente valutare l’impatto di questa scelta sui tuoi obiettivi a lungo termine. In che cosa investirai adesso? Se il rendimento del nuovo investimento è inferiore a quello previsto inizialmente, potrebbe essere necessario risparmiare molto di più per raggiungere i tuoi obiettivi.

Se poi la tua idea è quella di parcheggiare i soldi sul conto corrente devi sapere che non otterrai alcuna remunerazione.

È vero che i mercati azionari presentano un rischio maggiore rispetto a un conto corrente o ai titoli di stato, ma hanno anche un maggiore potenziale di crescita. E questo non dovrebbe essere ignorato se hai in mente degli obiettivi di lungo termine.

Insomma, la paura di subire i ribassi di mercato può influire negativamente sulle scelte compiute dagli investitori. Se il mercato risale, più rimani fuori più ci perdi. Se il mercato scende, molto spesso l’attesa è una virtù. Purtroppo, come abbiamo visto, anticipare correttamente il mercato è quasi impossibile.

Se sei alla ricerca di un modo per fornire una carica nel tempo ai tuoi risparmi, scopri il portafoglio smart Crescita grazie al quale potrai investire in fondi comuni azionari con il supporto di optional che permettono di ridurre al minimo gli errori dettati dall’emotività.

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