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Come sono cambiate le nostre abitudini di risparmio e consumo durante il coronavirus?

Il coronavirus ha cambiato profondamente le abitudini di risparmio e di spesa degli italiani. Oggi siamo ancora più formiche di ieri, ma a causa di redditi più bassi e maggiori incertezze sul futuro.

di Alessandro Leozappa - 3 Luglio 2020 - 3'

Il coronavirus ha cambiato molti aspetti della nostra routine quotidiana. E i soldi non fanno eccezione. La pandemia e il periodo di lockdown hanno infatti mutato profondamente le abitudini al risparmio e di spesa di milioni di risparmiatori italiani.

Come emerge dall’ ING International Survey di luglio, gli italiani sono oggi più molto più attenti alla gestione del proprio denaro.

Stando ad un sondaggio condotto a maggio, il 55% degli italiani intervistati ha dichiarato di spendere di meno a causa del Covid, mentre il 33% ha affermato di aver incrementato i propri risparmi rispetto a prima della pandemia. Questi numeri sono maggiori rispetto alla media europea, e pongono l’Italia come uno dei paesi più virtuosi.

Questa percezione di maggior risparmio è inoltre confermata nell’ultimo rapporto ABI. In Italia i depositi (conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a maggio 2020, di oltre 115 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +7,6% su base annuale).

 

Come sono cambiate le abitudini di consumo e risparmio negli ultimi mesi?

Nelle abitudini di consumo si riscontrano delle differenze considerevoli. La metà (52%) degli europei afferma di pagare con la carta di credito più spesso a causa del coronavirus e il 44% sta spendendo di più online.

Tuttavia, se da un lato il calo dei consumi riflette le minori opportunità di spesa in attività ricreative e trasporti per effetto delle restrizioni e del distanziamento sociale, da un altro sono anche le prospettive del mercato del lavoro a pesare negativamente.

McKinsey, nel suo scenario peggiore, ha previsto che in Europa potrebbero esserci fino a 59 milioni di posti di lavoro a rischio finanziario temporaneo o permanente.

Per quanto riguarda le abitudini di risparmio, invece, si riscontra una maggiore diseguaglianza. Coloro che sono stati in grado di rimanere occupati mostrano una maggiore percezione di risparmiare di più rispetto a chi invece ha perso il lavoro.

Tuttavia, nei prossimi mesi è lecito attendersi un aumento del bisogno di risparmio, sia a causa di un calo del reddito o di un aumento della incertezza per il futuro.

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