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La crisi ha aumentato le disuguaglianze in Italia?

Disuguaglianze economiche poveri contro ricchi

Negli ultimi anni si registra un crescente interesse dell'opinione pubblica sul tema delle disuguaglianze economiche. Vediamo com'è messa l'Italia...

di Alessandro Leozappa - 3 Ottobre 2018 - 3'

La maggior parte della gente pensa che la crisi abbia portato ad un aumento delle disuguaglianze economiche nei più paesi avanzati, Italia compresa.

Per misurare le disuguaglianze di reddito e ricchezza solitamente si fa riferimento all’Indice di Gini. Questo indicatore varia da 0 a 100 e misura il grado di concentrazione del reddito all’interno di una nazione. Più è alto l’indice di Gini maggiore è la disuguaglianza economica di un Paese.

Un’altra misura che negli ultimi è stata sempre più utilizzata per misurare le disuguaglianze è la quota di reddito o ricchezza nazionale posseduta dal 10% più ricco della popolazione.

Ci chiediamo quindi, come sono cambiati questi indicatori in Italia? È vero che oggi le disuguaglianze in Italia sono maggiori rispetto a ieri?

Per rispondere a queste domande, abbiamo consultato l’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane pubblicata dalla Banca d’Italia.

Distribuzione del reddito e della ricchezza in Italia

Banca d’Italia, Indagine sui bilanci delle famiglie italiane 2016

Questo grafico fa vedere la distribuzione del reddito e della ricchezza netta delle famiglie italiane dal 2006 al 2016.

Nell’asse di sinistra di entrambi i grafici si misurano i valori registrati dall’indice di Gini. Guardando al reddito, l’indice di Gini è aumentato leggermente passato da un valore di 32 nel 2006 a un valore compreso tra 33 e 34 nel 2016.

È alto, è basso? Se si considerano le economie più avanzate, come rivela l’Ocse, l’Italia è al terzo posto dietro a Gran Bretagna (35) e Stati Uniti (39). I paesi in via di sviluppo invece mostrano valori dell’indice di Gini più elevati: Sudafrica (62), Brasile (47), Messico (46), Turchia (40).

Quanto alle disuguaglianze della ricchezza, nonostante una prima impennata dopo la crisi, l’indice di Gini mostra oggi un valore di 61,5 ed è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2006. Lo stesso trend si è visto per la quota di ricchezza (circa 44%) detenuta dal 10% più ricco della popolazione.

Dunque, oggi in Italia le disuguaglianze economiche non sono tanto diverse rispetto agli anni precedenti alla crisi. A confronto con gli altri paesi avanzati, si mantengono elevate e sono più marcate in termini di ricchezza anziché di reddito.

Tuttavia, un dato non può di certo passare inosservato. In Italia, gli individui a rischio povertà sono passati dal 19,6% al 22,9% della popolazione italiana.

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