Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
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Investire nei paesi emergenti è una delle idee che stimola maggiormente l’interesse degli investitori.
Generalmente, si considerano mercati emergenti le economie dei paesi che si trovano in Africa, America Latina, Europa dell’Est, Medio Oriente e Asia. Le più note di queste ricadono all’interno della sigla “BRIC” (Brasile, Russia, India, Cina), che oggi producono quasi 1/3 del reddito mondiale.
Negli ultimi decenni, i paesi emergenti hanno sperimentato una rapida industrializzazione trainando la crescita economica globale. Solitamente, infatti, i rendimenti sui mercati finanziari viaggiano in stretta relazione con la crescita del PIL di un paese. Tra i punti di forza di un investimento nei mercati delle economie emergenti si segnalano:
Naturalmente, uno dei principi fondamentali della finanza è che rendimenti più elevati comportano rischi maggiori. I rischi tipicamente associati ad un investimento nei mercati emergenti devono considerare:
Nonostante questi rischi, la crescita economica nei paesi emergenti non è destinata ad arrestarsi. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, le stime della crescita del PIL nei paesi emergenti sono vicine al 5% per i prossimi anni. Nello stesso periodo, le previsioni di crescita dell’economia italiana sono inferiori all’1%.
Un fondo comune di investimento è uno strumento semplice e conveniente per accedere ai mercati emergenti. Per conoscere i migliori fondi azionari che investono in paesi emergenti abbiamo utilizzato la piattaforma Angel Costi.
I migliori fondi emergenti che rientrano nel segmento “Star”, caratterizzato da costi bassi e intensa attività di gestione, sono i seguenti:
1) AcomeA Paesi Emergenti A2: Indice di efficienza* 93,4 ; Spese correnti 1,03%.
2) SISF Frontier Markets Equity C:Indice di efficienza 92,7; Spese correnti 1,45%.
3) HSBC GI Frontier Markets Equity:Indice di efficienza 92,3; Spese correnti 1,55%.
Tra i peggiori fondi che rientrano nel segmento “Bad”, con costi elevati e sproporzionati al servizio di gestione, si segnalano invece:
1) Nextam MM Emergin Markets: Indice di efficienza 0; Spese correnti 3,95%.
2) Core S Emerging Market Equity: Indice di efficienza 14,4; Spese correnti 3,62%.
3) Amundi Funds Emerging Focus FU: Indice di efficienza 15,6; Spese correnti 3,85%.
Che dire quindi dell’utilizzo di Angel Costi? Sicuramente, rappresenta un ottimo esempio di come la tecnologia applicata alla finanza stia riducendo le tradizionali asimmetrie informative in questo settore. Inoltre, è un modo intuitivo e semplice per valutare i fondi comuni ed aiutare l’investitore ad assumere delle scelte di investimento ponderate. Probabilmente, è solo l’inizio di una rivoluzione che porterà il mondo della finanza verso un bacino di utenti sempre più grande.
Se vuoi utilizzare Angel Costi, è disponibile una prova gratuita di tre mesi cliccando questo link.
* E’ il rapporto tra spese correnti e indice di attività di gestione, basato a 100. L’indice misura quanto i costi di un fondo risultino in linea con la gestione attiva erogata. Più è basso, maggiori sono i costi eccessivi.
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