Rimani sempre aggiornato

Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.

Informativa ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. 196/03

Seguici

L’importanza di chiamarsi ‘Indipendente’ – intervista a Guido giubergia

Il Comitato di Corporate Governance di Assogestioni, l’associazione italiana del risparmio gestito, presenta dei candidati per i consigli di amministrazione delle società quotate attraverso i quali cerca di dar voce a coloro che non ne avrebbero, gli azionisti di minoranza. In fase di selezione dei candidati per il Consiglio di Sorveglianaza di Banca Intesa Sanpaolo, Eurizon (SGR controllata da Intesa Sanpaolo), è intervenuta boicottando la candidatura di Vincenzo Carriello – candidato indipendente proposto da Assogestioni. Questa ingerenza ha portato alle dimissioni dell’ex Presidente Guido Giubergia. Lo abbiamo intervistato per capire meglio il ruolo di Assogestioni e le dinamiche che lo hanno portato alle dimissioni.

di Luigi Ripamonti - 16 Aprile 2013 - 6'

Il Comitato di Corporate Governance di Assogestioni, l’associazione italiana del risparmio gestito, presenta dei candidati per i consigli di amministrazione delle società quotate attraverso i quali cerca di dar voce a coloro che non ne avrebbero, gli azionisti di minoranza. In fase di selezione dei candidati per il Consiglio di Sorveglianaza di Banca Intesa Sanpaolo, Eurizon (SGR controllata da Intesa Sanpaolo), è intervenuta boicottando la candidatura di Vincenzo Carriello – candidato indipendente proposto da Assogestioni. Questa ingerenza ha portato alle dimissioni dell’ex Presidente Guido Giubergia. Lo abbiamo intervistato per capire meglio il ruolo di Assogestioni e le dinamiche che lo hanno portato alle dimissioni.

Con le sue dimissioni dalla carica di Presidente del Comitato di Corporate Governance, Guido Giubergia ha voluto dare un segnale di forte disaccordo verso l’esclusione del professor Vincenzo Carriello dalla lista dei candidati al Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo: un conflitto di interessi ed un’ingerenza che non poteva passare sotto silenzio. Il Comitato di Corporate Governance ha infatti l’obiettivo di favorire e stimolare la diffusione della cultura di corporate governance e di nominare dei candidati per i consigli di sorveglianza. Candidati che devono essere indipendenti e liberi da conflitti di interesse in modo da tutelare i piccoli risparmiatori che altrimenti non avrebbero voce in capitolo.

Qual è il ruolo del Comitato di Corporate Governance e perché è così importante?

Il comitato ha il ruolo di proporre una serie di candidati che rappresentino gli azionisti di minoranza in sede dei consigli di amministrazione delle società quotate. È quindi fondamentale proporre candidati che abbiano competenze adatte ma che siano soprattutto indipendenti al fine di garantire che proprio gli interessi degli azionisti di minoranza siano rappresentati. A volte, infatti, è necessario contrapporsi alle scelte del management che può essere influenzato dai grandi azionisti. In questo contest, negli ultimi 2 anni, Assogestioni ha promosso una serie di personaggi di livello, tra cui molte donne, assicurando un’autonomia di giudizio dei propri candidati

Cosa è successo in occasione della nomina dei candidati per il Consiglio di Intesa Sanpaolo?

Uno dei candidati che avevamo approvato era il Professor Carriello, il cui studio di avvocati aveva collaborato con Intesa Sanpaolo qualche anno fa. Come riporta il professor Zingales nel suo articolo (Il Sole 24 Ore – 22/03/2013), Carriello, coerentemente con le regole del comitato ed a garanzia della sua indipendenza, si era impegnato a dimettersi dallo studio legale. Tuttavia, questo non è stato sufficiente ai vertici di Intesa Sanpaolo che hanno deciso di boicottare la candidatura attraverso la SGR Eurizon, da loro controllata. Carriello infatti è considerato un personaggio scomodo, proprio per l’indipendenza che ha mostrato anche in altre sedi.”

Perché ha presentato le sue dimissioni?

Eurizon, che non potrebbe partecipare alle decisioni inerenti alla sua controllante, è riuscita a coagulare un consenso con gli azionisti di controllo e ad escludere Carriello dalla lista. L’ingerenza di una SGR di emanazione bancaria che protegge gli interessi della capogruppo e non dei sottoscrittori e clienti non può essere tollerata. Eurizon ha, di fatto, disatteso le regole a favore del suo azionista di controllo. Questa scelta ha leso l’interesse dei piccoli azionisti ed io, per non essere connivente, mi sono dimesso.”

Come si chiuderà la partita?

La partita in realtà si è già chiusa, siamo [Carriello e Giubergia, ndr] vincitori morali ma perdenti sul piano pratico. La vera perdente è però Assogestioni. Come conseguenza delle interferenze i fondi esteri hanno deciso di non sostenere la nostra lista. Senza il loro sostegno sarà anche molto difficile rinnovare i consiglieri che ci sono già.”

Come vede il futuro?

Sicuramente dovremo lavorare moltissimo per ripristinare la credibilità di Assogestioni, soprattutto agli occhi dei fondi esteri. La mentalità anglosassone è improntata alla correttezza e non tollera ingerenze o compromessi all’italiana. Mi auguro anche che, leggendo l’ultimo articolo di Luigi Zingales (Il Sole 24 Ore – 12/04/2013), Bankitalia decida di indagare per fare un po’ di chiarezza. In generale, evitare il conflitto di interessi è difficile, ma possiamo combatterlo quando si palesa o scegliere di non favorirlo, investendo ad esempio in fondi di SGR indipendenti invece di quelle controllate dalle banche

In risposta all’articolo di Zingales, Banca d’Italia ha pubblicato un chiarimento sul “Ruolo della Banca d’Italia nella governance delle SGR bancarie” in cui cita una serie di provvedimenti presi nel corso degli ultimi anni e in cui sostiene che, in pratica, la vigilanza spetti alla Consob. Così come il nostro intervistato, anche noi ci aspettiamo che Banca d’Italia si concentri sulla soluzione dei problemi di governance e non solo, magari proponendo un modello come quello israeliano di totale separazione tra banche e SGR. Chissà se con l’accordo sull’unione bancaria in Europa qualcosa cambierà per il meglio?

Nel frattempo possiamo contribuire alla trasparenza scegliendo i nostri investimenti con consapevolezza. Prima di comprare fondi di una SGR posseduta da una banca pensiamo al conflitto d’interessi che potrebbe sorgere e rivolgiamoci piuttosto a delle SGR indipendenti che tutelano maggiormente noi risparmiatori.

Rimani sempre aggiornato

Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.

Informativa ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. 196/03