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Quanto può rendere davvero un investimento azionario?

L'investimento azionario è stato il miglior mezzo per generare ricchezza nella storia. Quanto ai rischi, tutto dipende dall'orizzonte temporale scelto...

di Piero Cingari - 12 Marzo 2019 - 6'

Tra la gente comune, l’investimento azionario evoca scenari apocalittici e pessimismo. Quando pensiamo alle azioni infatti ci ritornano subito a mente i crolli azionari delle borse e la paura di perdere tutti i nostri risparmi faticosamente guadagnati. In realtà, storicamente nessun investimento è stato in grado di generare così tanta ricchezza come le azioni.

Per dimostrarvelo, vi faremo vedere alcuni dati chiave che riguardano i rendimenti storici del mercato azionario degli Stati Uniti. La scelta del mercato azionario americano non è casuale: gli Stati Uniti da soli rappresentano circa il 50% del mercato azionario globale e la disponibilità di dati risale al 1872. Quasi 150 anni di storia.

L’animazione in basso riporta i rendimenti annualizzati dell’indice azionario americano (S&P500) per 4 differenti orizzonti temporali: 1 anno, 5 anni, 10 anni e 20 anni. Ogni barra rappresenta il rendimento annuale medio che un investitore avrebbe realizzato in base all’orizzonte temporale prescelto.

Quando la barra è colorata in verde, allora il rendimento nell’arco del periodo è stato positivo, al contrario la barra rossa indica un rendimento negativo. Facciamo un esempio. Una barra verde pari al 10% su un orizzonte di 10 anni, significa che considerando il decennio precedente, un investimento avrebbe reso mediamente il 10% ogni anno.

In soldoni, investendo un capitale di 1000 dollari al 10% all’anno per 10 anni, il valore finale dell’investimento è di 2593 dollari.

 

Animation: Stock Market Returns Over Different Time Periods (1872-2018)

Come si può facilmente notare, assumendo la vista ad 1 anno circa un terzo delle barre è di color rosso. In 145 anni, per 47 volte (32%) l’indice azionario americano ha chiuso l’anno in negativo.

Spostandoci verso orizzonti più lunghi (a 5 e a 10 anni), le barre rosse diminuiscono per scomparire definitivamente sull’orizzonte a 20 anni. Detto in altri termini, prendendo un orizzonte di 20 anni a caso dal 1872 a oggi, un investitore non avrebbe mai perso soldi investendo in azioni americane.

Se il rendimento annualizzato può essere un po’ complesso da comprendere per i non addetti ai lavori, concentriamoci per un attimo sul rendimento totale realizzato nei diversi orizzonti temporali.

Nell’analisi a 5 anni, le barre rosse sono 29 e cioè il 20% di tutto il periodo considerato. Nel quinquennio peggiore (1916-1920) l’investimento in azioni americane ha realizzato una performance negativa del -46,5%. Nel quinquennio migliore (1924-1928) invece il mercato azionario americano ha reso il 250%. Se però facciamo una media di tutti i risultati ottenuti su un orizzonte a 5 anni, il rendimento è stato del 46,7%.

Spostandoci a 10 anni, le barre rosse scendono a 14 e costituiscono il 10% del periodo analizzato. Nel decennio peggiore, il rendimento minimo sale al -34,5% (dal 1911 al 1920) e in quello migliore aumenta il rendimento massimo al +407% (dal 1950 al 1959). Per lo stesso discorso fatto prima, con un orizzonte temporale a 10 anni, le azioni americane avrebbero reso in media il 108%.

A 20 anni, come già detto prima, tutti i periodi hanno mostrato performance positive. Il peggiore (1963-1982) ha generato un rendimento positivo del 35%, mentre il migliore (1980-1999) ha mostrato un guadagno complessivo del 1144%!

Il rendimento medio su un arco temporale di 20 anni sul mercato azionario si attesta al 347%.

Che cosa abbiamo imparato quindi dall’investimento azionario?

Negli investimenti azionari, l’orizzonte temporale conta tantissimo. La volatilità, cioè il rischio, delle azioni è un aspetto assolutamente fisiologico e può essere visto come “il prezzo da pagare” per avere un rendimento maggiore nel lungo periodo.

Come abbiamo visto, i mercati azionari sono soggetti a forti fluttuazioni nel corso di un anno, ma la naturale volatilità delle azioni può essere neutralizzata allungando la durata dell’investimento.

Se stai cercando di fare soldi velocemente con le azioni, molto spesso ti troverai dalla parte dei perdenti. In periodi di tempo brevi, non è possibile fare previsioni sui mercati e chi vi dice il contrario mente.

Quindi, se hai obiettivi a breve termine (0-5 anni), faresti meglio ad orientarti verso classi di attività meno volatili e rischiose, come ad esempio le obbligazioni, accettando però di non avere la possibilità di far crescere considerevolmente il tuo capitale.

Tuttavia, se hai la pazienza e la fermezza di mantenere i tuoi investimenti per 10 o 20 anni, o anche di più, le prospettive con i mercati azionari diventano molto più interessanti.

È risaputo che una correzione del mercato o un crollo può verificarsi in qualsiasi momento, ma qualora dovesse avvenire non bisogna farsi prendere dal panico. Le azioni sono state e rimangono lo strumento di investimento migliore per generare ricchezza nel tempo.

Come sempre in questi casi, nulla è più adatto di una celebre massima di Warren Buffet:

Il mercato azionario è il mezzo per trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti.

Warren Buffett

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