Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
Membro del Team digital di AcomeA SGR. Laureato in Relazioni Internazionali presso la LUISS Guido Carli di Roma. Si appassiona ai temi della finanza e della macroeconomia dopo un’esperienza come giornalista finanziario, specializzandosi sui mercati valutari e obbligazionari. Sportivo dalla nascita, pratica il basket sin da piccolo. Amante dei viaggi, della musica e degli animali.
Tenere i soldi sul conto corrente non è una scelta priva di costi. Scopri se la tua banca è tra quelle che hanno aumentato i costi.
Si scopre leggendo che i pessimi risultati dei molti in campo di investimento non sono in realtà il frutto di chissà quale macchinazione ostile del mercato bensì di un vero e proprio auto-sabotaggio.
Il 2016 verrà ricordato come l’anno in cui analisti finanziari, economisti, organizzazioni internazionali e media hanno prodotto previsioni errate.
Perché gli analisti non riescono a produrre previsione sistematicamente corrette?
La diversificazione di portafoglio è un concetto correttamente interpretato soltanto dal 6% dei risparmiatori italiani. La ridotta diversificazione è addirittura adottata volontariamente sulla base di alcuni bias di finanza comportamentale.
Ridurre il debito pubblico senza crescita e senza inflazione è impossibile. Ma l’economia italiana ha interrotto la fase di crescita e anche l'inflazione negativa non sta aiutando.
Gli stress test sono un programma di valutazione del capitale detenuto in riserva dalle banche per fronteggiare periodi di criticità economica. Ma qual è il loro grado di affidabilità?
Nelle società scandinave (Svezia e Danimarca in primis) i casi in cui si paga “cash” (in denaro contante) sono più unici che rari e il caffè al bar viene “comodamente” pagato con carte elettroniche. Verso scenari simili si stanno muovendo anche gli Stati Uniti e il Regno Unito dove la maggior parte delle operazioni è svolta attraverso mezzi elettronici e, secondo l’opinione comune, il “cash”, potrebbe definitivamente scomparire entro il 2036.
La flessibilità concessa da Bruxelles all’Italia, le clausole di salvaguardia e quei 4 miliardi di investimenti aggiuntivi da spendere.
Oggi e domani i ministri delle Finanze europei discuteranno ad Amsterdam del futuro dell'unione bancaria e possiamo stare certi che si tratterà di una discussione accesa.
È stato pubblicato oggi il Rapporto annuale della BCE sul 2015, un documento importante, che merita più di una riflessione e che apre all'istituzione di un fondo di garanzia sui depositi bancari a livello di Comunità.