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Come investire e tornare ad essere protagonisti della rinascita economica italiana

Tornare ad essere protagonisti attivi della rinascita economica del nostro Paese è oggi un'opportunità collettiva per tutti noi. Attraverso una parte della nostra liquidità dormiente, possiamo far confluire risorse nell'economia reale e rimettere in moto la macchina produttiva del nostro Made in Italy.

di Alberto Foà - 24 Aprile 2020 - 5'

Per l’Italia, la sfida più importante inizia ora. In questo periodo,  in cui all’Europa si chiede di compiere il grande e tanto atteso passo in avanti verso il trasferimento di risorse e la mutualizzazione dei debiti tra paesi del Nord e del Sud, l’Italia non può certo permettersi di aspettare che i soldi cadano dal cielo. Piuttosto, l’economia italiana possiede tutte le carte in regola per potersi risollevare con le proprie forze.

Quanto vale la ricchezza degli italiani?

Le famiglie italiane hanno una ricchezza netta pari a 9000 miliardi di euro.
Il rapporto fra la ricchezza netta delle famiglie ed il reddito disponibile è più alto in Italia che negli USA, in Germania, in Francia o nel Regno Unito.

Se consideriamo la ricchezza finanziaria degli italiani, cioè la parte non investita in immobili, questa vale 4200 miliardi è per la stragrande maggioranza è investita in obbligazioni, polizze assicurative e, soprattutto, giace in misura rilevante (circa 1.500 miliardi di euro,) nei depositi bancari.

Ci sono 1.500 miliardi depositati in conti correnti, pari a quasi il 100% del Pil. Queste risorse potrebbero affluire nella Borsa dando sostegno alle nostre imprese.

I risparmi degli italiani depositati nei conti correnti delle banche o investiti nelle obbligazioni bancarie affluiscono solo in parte al sistema produttivo e delle imprese. Gli italiani non investono in azioni e, men che meno, nelle azioni del loro paese e le banche italiane rimettono solo parzialmente in circolazione i depositi della clientela nell’economia reale.

Quanto capitalizza la Borsa Italiana?

Il rapporto fra capitalizzazione di Borsa e Pil in Italia è fra i più bassi del mondo occidentale; questo rapporto, a fine 2018, era pari al 36% contro il 148% degli USA, il 107% del Regno Unito, il 55% della Germania, l’88% della Francia, il 66% del Brasile e il 46% dell’Indonesia.

Oggi, il valore totale delle imprese italiane quotate in Borsa è oggi uguale alla capitalizzazione di Facebook.

Le basse valutazioni borsistiche delle aziende italiane costituiscono un fattore di svantaggio nello scenario competitivo internazionale e rendono più difficile per le nostre imprese raccogliere capitali freschi per investimenti sul mercato.

Cosa significa investire nell’economia italiana?

Perché, quindi, prima di chiedere soldi all’Europa, non ci impegniamo affinché almeno una piccola parte di questa liquidità dormiente, affluisca in Borsa dando sostegno alle nostre imprese?

La Borsa costituisce per le aziende il canale principe di finanziamento dei progetti di investimento, uno strumento fenomenale per l’espansione e l’internazionalizzazione. Se 20 milioni di italiani investissero ognuno 2.500 euro, alla Borsa affluirebbero 50 miliardi di euro, se 10 milioni di italiani investissero ognuno 10.000 euro in azioni italiane, alla Borsa affluirebbero 100 miliardi di euro.

In Italia, migliaia di imprese, asse portante della crescita economica del paese, hanno reso ineguagliabile la fama del marchio “Made in Italy” in ogni angolo del pianeta; “Made in Italy è il brand più riconosciuto a livello mondiale. In settori come la moda, il cibo, il design, la meccanica di precisione e l’automobile, siamo in grado di raccontare storie ed esempi imprenditoriali di successo e portatori di un inestimabile valore sociale ed economico.

Dietro ad ogni impresa c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa, ci sono famiglie legate da un filo comune: il valore del lavoro e dell’impresa.

Per gli italiani è giunto il momento di uno scatto di orgoglio, di diventare protagonisti della vita economica nazionale, di assumere le proprie responsabilità di cittadini. L’andamento dell’economia è il risultato di un fenomeno path-dependent, non è un fenomeno naturale che si evolve in modo indipendente, dipende dalla fiducia e dalla partecipazione dei soggetti coinvolti, dal nostro impegno in prima persona.

La fiducia è un elemento fondamentale degli investimenti e della crescita: pensiamo alla stessa radice etimologica della parola credito. Per noi e per i nostri figli, non possiamo e non dobbiamo più attenderci solo che sia un’entità terza, lo Stato, le banche, l’Europa, a cavarci dai guai.

Credere ed investire in noi stessi e nella nostra economia oggi è un’opportunità collettiva. Orgoglio nazionale non è nazionalismo, fiducia in sé stessi né arroganza: la finanza è un terreno fondamentale per rendersi parte attiva della ripresa come Comunità nazionale.

Gimme5 per il Made in Italy

Se in passato l’accesso alla Borsa era di fatto precluso a molti piccoli risparmiatori, a causa delle soglie di ingresso eccessive.

Oggi, grazie all’app Gimme5, finalmente tutti i cittadini possono investire direttamente nelle imprese italiane, anche a partire da 5 euro ogni volta che si vuole attraverso un semplice click dallo smartphone. È da azioni come queste che diamo la possibilità al cuore pulsante della nostra economica di rimettersi in moto e tornare a produrre in tempi brevi.

Torniamo ad essere protagonisti e parte attiva della rinascita economica italiana.

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