Rimani sempre aggiornato

Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.

Informativa ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. 196/03

Seguici

Se i giovani non risparmiano, di chi è la colpa?

Crolla la quota di giovani che investono in fondi comuni! Nell’ultimo decennio è diminuita di quasi sette punti percentuali la quota di giovani tra i 26 e i 35 anni che investono in fondi comuni mentre è aumentata del 6% quella degli over 75. È quanto emerge dall’ultimo quaderno di ricerca pubblicato da Assogestioni.

di Lorenzo Saggiorato - 19 Luglio 2013 - 4'

Crolla la quota di giovani che investono in fondi comuni! Nell’ultimo decennio è diminuita di quasi sette punti percentuali la quota di giovani tra i 26 e i 35 anni che investono in fondi comuni mentre è aumentata del 6% quella degli over 75. È quanto emerge dall’ultimo quaderno di ricerca pubblicato da Assogestioni. Questo dato è ovviamente guidato da diversi fattori quali l’invecchiamento della popolazione e la difficile situazione economica e in particolare quella del mercato del lavoro. Riteniamo però che ci siano anche forti responsabilità del mondo del risparmio gestito che non è stato capace di andare incontro alle esigenze di questa categoria e al modificarsi di queste.

La dinamica demografica è sicuramente tra i principali responsabili di questo fenomeno: l’Italia, infatti, è il secondo paese in Europa, dopo la Germania, per quota di popolazione oltre i 65 anni (20,6% nel 2012, dato Eurostat). Il rapporto di Assogestioni evidenzia tuttavia come il cambiamento delle scelte di investimento riflette solo in parte l’andamento demografico. Basti pensare che la fascia d’età 36-45, che tra il 2002 e il 2012 aumenta il peso sul totale della popolazione dello 0,5%, vede una riduzione dei sottoscrittori di fondi pari a quasi il 3%, con una variazione al netto della dinamica demografica di -3,5%. Vi è quindi una forte componente della scelta di investimento in fondi non spiegato dall’andamento della popolazione: la variazione dei sottoscrittori di fondi comuni al netto dell’andamento demografico è intorno al -3.5% per le classi di età 26-35 e 36-45, riconducibili quindi ai giovani (e meno giovani) lavoratori. La quota invece dei sottoscrittori di fondi over 75, al netto dell’andamento demografico, è del 4%.

Questa evidenza si collega direttamente alla difficile situazione economica ed in particolare al mercato del lavoro, caratterizzato da una forte disoccupazione giovanile e una grande diffusione di contratti atipici. È indubbiamente qui che deve concentrarsi l’attenzione della politica, ma dal nostro punto di vista riteniamo importante evidenziare anche quelle che sono e sono state le responsabilità del settore della gestione del risparmio nell’aggravarsi di questa situazione.

Perché quindi i giovani si sono allontanati dal mondo del risparmio? Dal lato monetario notiamo che l’investimento minimo, alle volte elevato, e le commissioni di collocamento possono essere un forte disincentivo per una categoria che ha mediamente risorse limitate. Vi è però un’altra importante componente che riguarda invece l’accesso alle informazioni, sia dal lato della cultura finanziaria, importante per scegliere consapevolmente il prodotto sulla base delle proprie esigenze, sia da quello della trasparenza circa gli effettivi costi e rendimenti degli investimenti. Su questo fronte riteniamo che le banche e le società di gestione del risparmio abbiano avuto interesse a cavalcare l’ignoranza dei risparmiatori in quanto è molto più profittevole vendere il prodotto che fa più comodo piuttosto che quello di cui il risparmiatore ha più bisogno. Si è così aggravata la spaccatura tra i giovani e il mondo del risparmio, guidata sia da fattori economici molto gravi ma anche da una crescente diffidenza e disinteresse. Quello che ci proponiamo di fare, nel nostro piccolo, è di provare a riempire questa distanza informando e sensibilizzando e riteniamo che anche il mondo del risparmio dovrà tornare a parlare direttamente ai giovani e a rispondere alle loro (nostre) esigenze.

Rimani sempre aggiornato

Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.

Informativa ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. 196/03