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Un mercato per i fondi comuni: un’ottima notizia!

Sta per nascere la possibilità di facilitare l’accesso per i risparmiatori ad una molteplicità di fondi comuni riducendo i costi. Borsa Italiana sta infatti lavorando ad un progetto volto a creare un mercato quotato dei fondi comuni. Vediamo perché è importante!

di Lorenzo Saggiorato - 12 Luglio 2013 - 4'

Sta per nascere la possibilità di facilitare l’accesso per i risparmiatori ad una molteplicità di fondi comuni riducendo i costi. Borsa Italiana sta infatti lavorando ad un progetto volto a creare un mercato quotato dei fondi comuni. Vediamo perché è importante!

L’investimento in fondi comuni potrebbe essere una scelta percorribile, senza dover sostenere i pesanti costi di gestione attuali, anche per il piccolo risparmiatore. La proposta di Borsa Italiana recepisce indicazioni di Consob e Banca d’Italia che già dal 2008 hanno individuato la necessità di riformare il mercato consentendo la quotazione in borsa dei fondi aperti. Questa iniziativa è tutt’altro che marginale, in quanto avrebbe enormi vantaggi per i risparmiatori che potrebbero accedere ad una moltitudine di fondi comuni di investimento risparmiando sostanzialmente sulle commissioni di gestione che caratterizzano il mercato. Questa idea non è certo isolata, basti pensare che l’anno scorso PIMCO, società che gestisce il più grande fondo obbligazionario al mondo, il PIMCO Total Return Fund, con un capitale gestito di 250 miliardi di dollari, ha creato un ETF sul proprio fondo, quindi su un sottostante gestito attivamente anzi che su un indice di mercato, come avviene comunemente per gli ETF. Questo ha fatto si che anche il piccolo risparmiatore, pur non disponendo del capitale minimo per accedere al fondo di un milione e non essendo disposto a sopportare le forti commissioni di ingresso, intorno al 4%, può accedere al fondo con tutte le implicazioni di seguito.

La proposta sul banco di lavoro di Borsa Italiana consiste nella creazione di un mercato quotato per i fondi comuni di investimento, con caratteristiche simili a quelle della compravendita dei titoli azionari. Vediamo quali saranno i vantaggi per il risparmiatore:

  1. Ampia scelta di prodotti. I fondi sarebbero accessibili al risparmiatore direttamente in borsa senza dipendere dunque dagli accordi di collocamento tra la società emittente e la collocatrice.
  2. Costi minori. Si acquisterebbero i prodotti senza dover sostenere i costi legati al collocamento che ad oggi rappresentano tra il 50% e l’80% delle commissioni di gestione pagate.
  3. Facile come un titolo, efficace come un fondo. L’investimento sarebbe accessibile come lo è ad oggi quello in un titolo azionario, ma il fondo presenta importanti vantaggi per il risparmiatore, quali:a. l’autonomia del patrimonio del fondo da quello della società che lo gestisce e da quella che lo distribuisce

    b. il controllo delle autorità di vigilanza a tutela dei risparmiatori

    c. la diversificazione, e quindi migliori opportunità e rischio ridotto

    d. La trasparenza nel valore e nella gestione del fondo.

  4. Scelta più consapevole e maggiore concorrenza grazie al ruolo centrale di Borsa Italiana come polo informativo.
  5. Trasparenza nel prezzo grazie alla quotazione al NAV, che tutela il risparmiatore da scostamenti nei prezzi di acquisto e vendita.

Sembra davvero un’ottima notizia, ed effettivamente lo è!

Anche se questa iniziativa è stata proposta dalle autorità di vigilanza da cinque anni, al momento resta ancora allo stadio di idea! Ottima, ma solo un’idea. Sicuramente la questione richiede una certa attenzione ai dettagli pratici, ma forse non proprio tutti hanno da guadagnarci. Come hanno fatto notare importanti commentatori quali l’Economist e il Sole 24 ore, le società che attualmente collocano i prodotti (le banche) perderebbero un’importante fonte di guadagno, non sempre corrispondente ad un migliore servizio. Dal momento che per una volta viene portata avanti un’iniziativa che davvero pone al centro l’interesse del risparmiatore, ci impegneremo per informare, sensibilizzare e tenervi aggiornati sull’avanzamento dei lavori. Borsa Italiana dovrebbe decidere a breve sull’attuazione dell’idea che speriamo non venga affossata dall’interesse di pochi! A risentirci alla prossima puntata!

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