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Come investire nel 2018? Ecco la guida per non farti cogliere impreparato

Come investire nel 2018? Seguendo questi consigli, eviterai di cadere in trappola e di commettere degli errori che potrebbero far male ai tuoi risparmi.

di Piero Cingari - 24 Novembre 2017 - 5'

Come investire nel 2018?

Leggendo questi consigli, eviterai di cadere nelle trappole più comuni e di commettere degli errori che potrebbero nuocere ai tuoi risparmi.

Prima di tuffarti a capofitto nella scelta dei migliori titoli da comprare nel 2018, dovresti però capire cos’è la diversificazione.

“Non mettere tutte le uova nello stesso paniere”, è la regola basilare per investire riducendo i rischi. Sappi però che comporre un portafoglio ben diversificato senza l’ausilio di professionisti non è una passeggiata. Per questo, i fondi comuni di investimento ti permettono di investire in un prodotto gestito e diversificato anche a partire da piccole somme.

Dove e in cosa conviene investire nel 2018?

Il 2017 è stato un anno molto positivo per i mercati finanziari globali e, in particolare, per il mercato italiano.

Gli indici azionari delle piccole e medie imprese italiane hanno beneficiato della recente introduzione dei “Piani Individuali di Risparmio” (PIR) realizzando performance da capogiro.

I PIR consentono agli investitori di non pagare le tasse dei rendimenti finanziari, nel rispetto di alcuni vincoli. Tra questi, vi è quello di canalizzare i risparmi verso le società quotate italiane di media e bassa capitalizzazione.

Ad oggi, la raccolta dei PIR è stata di 7,5 miliardi di euro. Un trend destinato a continuare nel 2018, trainando con sé anche la crescita del mercato italiano.

Se vuoi approfondire l’argomento, ti consigliamo di scaricare gratuitamente il PDF: “Cosa sono i PIR? Tutto quello che devi sapere per non pagare le tasse sul tuo investimento”

In quali settori investire nel 2018?

L’attenzione mediatica e anche quella degli investitori si sta spostando verso i settori innovativi e ad alto potenziale di sviluppo. Il riscaldamento globale pone sfide sempre più stringenti per i produttori mondiali di automobili e questo sta favorendo l’ascesa dei veicoli elettrici.

L’esempio più noto è quella di Tesla, l’azienda americana che produce auto elettriche. E il mercato, ancora una volta, strizza l’occhio alle innovazioni: nel 2017 il titolo Tesla ha guadagnato circa il 40%.

A proposito di Tesla, anche in Italia ne abbiamo una. L’azienda in questione si chiama Energica Motor Company e produce moto elettriche ad elevate prestazioni. Sintomo di un mercato che si sta sempre più affermando tra i consumatori. Se ritieni che i settori innovativi del Made in Italy possano continuare a crescere, allora un PIR è ciò che stavi cercando.

Materie prime, oro e bitcoin: cosa ci aspetta nel futuro?

Investire in materie prime e criptovalute può riservare gioie e dolori agli investitori.

L’oro, ad esempio, viene comunemente considerato un bene di rifugio in caso di turbolenze nei mercati azionari. Investire in oro, tuttavia, non offre alcun tasso di rendimento e quindi potrebbe rivelarsi meno attraente rispetto ad un investimento obbligazionario.

Un discorso a parte va fatto per il petrolio. A partire dal 2015, il prezzo del greggio ha subito un forte calo a causa una sovrapproduzione. La possibile risalita in futuro dipenderà dunque dagli accordi sulla produzione dei paesi OPEC e da un sostanziale recupero della domanda mondiale.

Infine, a seguito della spaventosa crescita delle criptovalute nell’ultimo anno, milioni di investitori domandano se questo possa essere un investimento redditizio.

Una cosa è certa: investire in criptovalute e bitcoin espone ad una volatilità molto accentuata e certamente non adatta ai piccoli risparmiatori.

Nessuno di noi, neanche il più bravo analista finanziario, è in grado di dire con certezza quale sarà il miglior investimento nel 2018. Agire con cautela in questi casi è quanto mai d’obbligo.

Diffida da chi ti offre un investimento sicuro e redditizio e cerca sempre di capire le caratteristiche dello strumento che hai scelto. E ricorda, la diversificazione sarà sempre dalla tua parte per limitare il rischio dell’investimento.

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