Per te, ogni due settimane, una selezione dei migliori articoli del blog.
Per cosa risparmia la classe media italiana? Come investe i risparmi? Ecco la fotografia offerta da una recente indagine, che getta ombra su alcune certezze che pensavamo di avere in questi mesi sul settore del risparmio gestito.
Le banche e l’industria finanziaria non godono di grande reputazione. Ancor più nell’ultimo lustro dopo che la crisi finanziaria ha portato alla luce fatti e soprattutto misfatti riconducibili a comportamenti scorretti e ad abusi della fiducia dei clienti.
Meglio tardi che mai. Consob, l’autorità italiana per la vigilanza dei mercati finanziari, ha finalmente puntato il dito contro la pratica, diffusissima, della vendita ai risparmiatori di fondi comuni di diritto estero. Il pericolo che evidenzia Consob deriva dalla diversa normativa tra paesi sul calcolo delle commissioni di performance. Ai fondi comuni di diritto italiano Banca d’Italia impone un metodo di calcolo, migliorabile, ma comunque tutelante il risparmiatore, cosa che invece non accade per i fondi esteri, ad esempio lussemburghesi o irlandesi.
Non sempre il risparmiatore è il soggetto debole nel rapporto con la banca e il promotore. Non sempre la rassegnazione di fronte a un sistema ritenuto ingiusto, costoso e dominato da conflitti di interessi è l’unica strada percorribile. Riprendiamo per intero la lettera di un risparmiatore inviata alla redazione del Sole 24 Ore e pubblicata sabato 11 luglio da Plus24.
È difficile dare un’interpretazione univoca di cosa sia il rischio finanziario. Per alcuni è la possibilità di perdere dei soldi. Per altri è il rischio di incorrere in prodotti costosi. Potrebbe però anche essere un fattore di incertezza che permette di ottenere rendimenti maggiori. Di certo, la diversa percezione di questo concetto tende a tradursi in diverse scelte di investimento.
Dopo il risultato del referendum il mondo continua a osservare la Grecia. All’infuori del ciclone greco la situazione in Europa sembra tranquilla. Un recente articolo del Financial Times mette in guardia da questa calma apparente che potrebbe nascondere forti rischi per la Francia e l’Italia.
“Consob raccomanda agli operatori di astenersi dall'offerta e dal collocamento presso il retail di alcuni strumenti finanziari a complessità molto elevata, spesso opachi e poco comprensibili per i piccoli risparmiatori”.
Investire i risparmi sembra a molti un’impresa difficile. Un po’ perché si fa spesso fatica a mettere da parte qualche risparmio e un po’ perché, anche una volta accumulato un gruzzolo sul conto corrente, la scelta sul come investire questi risparmi scoraggia i più, che preferiscono lasciarli dove sono.
In un precedente articolo su questo sito ho documentato come in Italia vi sia una spesa per scommesse che dire abnorme è poco: 4.000 euro l’anno a famiglia, con una perdita media di 1.000 euro (3.000 vengono resi come vincite), 20 volte di più di quanto si spende in media nel mondo, e la spesa è quadruplicata in 10 anni.
La Grecia ha passato in condizione di fallimento circa metà della propria storia, dall’indipendenza ai giorni nostri. Entro la fine del mese dovrà ripagare al Fondo Monetario Internazionale (FMI) un prestito in scadenza per 1,6 miliardi di euro. Dopo molti mesi di trattative, incontri e scontri tra il governo e i creditori istituzionali, l’attenzione dei media si concentra più che mai sulla questione greca. Proviamo quindi a fare un po’ di chiarezza sui possibili scenari futuri e cerchiamo di capire come si può trovare una via di uscita sostenibile per la Grecia e per i suoi creditori.